Proroga sospensione delle rate dei crediti in favore delle donne vittime di violenza di genere

Il 25 novembre 2021 ABI, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin hanno sottoscritto l’allegato Verbale di riunione con il quale è stato prorogato, per il biennio 2022- 2023, il Protocollo d’intesa per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittime di violenza di genere siglato il 25 novembre 2019, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Barclays ha deciso di aderire a tale Protocollo d'intesa.

Al riguardo si comunica che, il 23 novembre 2023, ABI, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, hanno firmato un altro Verbale di riunione con cui è prorogato fino al 25 novembre 2025 il Protocollo d’intesa per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittime di violenza di genere.

Il menzionato protocollo prevede la possibilità per le donne inserite in percorsi certificati di protezione che si trovino in difficoltà economica di sospendere il pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti, con il corrispondente allungamento del piano di ammortamento, per il periodo di durata del “percorso di protezione” e comunque non oltre 18 mesi.

Le rate sospese inizieranno a decorrere al termine del periodo di ammortamento originariamente previsto dal finanziamento, mantenendo la loro attuale periodicità; la quota interessi, viene rimborsata alle scadenze originarie.

La sospensione delle rate non determina l’applicazione di commissioni e di interessi di mora per il periodo di sospensione ad eccezione dell’ipotesi di mancato pagamento della quota interessi alle scadenze pattuite.

Resta inteso che, nel periodo di sospensione, non si procederà con alcuna segnalazione di insoluto alle Banche Dati relativa alle rate sospese, tranne che in caso di mancato pagamento delle quote interessi originariamente previste.

La sospensione non si applica in presenza di insoluti superiori a 90 giorni.

La domanda di sospensione potrà essere presentata entro il 25 novembre 2025 e dovrà essere assistita da Certificazione dell'inizio del "percorso di protezione" rilasciato dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri antiviolenza o dalle case rifugio di cui all'articolo 5-bis del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119.


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